Marcatori infiammatori indicano infarti cerebrali silenti

28 Mag 2005 Neurologia

I livelli sierici di proteina C-reattiva ad elevata sensibilit? (hsCRP) ed IL-6 risultano elevati in pazienti con piccoli infarti cerebrali sii enti (581).
Il presente studio dimostra la correlazione fra marcatori infiammatori sierici e malattie microvascolari.
E’ altres? noto che ciascun marcatore ? indipendentemente correlato ad ictus e comparsa di demenza.
Gli 581 vengono spesso rilevati tramite RM in soggetti apparentemente sani a rischio cardiovascolare.
La correlazione di questi fenomeni con hsCRP ed IL-6 persiste dopo approssimazione per fattori di rischio cardiovascolari e spessore di intima e media carotidee.
Questi dati suggeriscono un ruolo per i processi infiammatori i nelle malattie microvascolari cerebrali.
(Stroke 2005; 36: 768-72)

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Aritmie: telemetria ambulatoriale cardiaca mobile utile nella diagnosi

27 Mag 2005 Cardiologia

Un sistema di telemetria ambulatoriale cardiaca mobile (MCOT) che tiene
continuamente sotto controllo il ritmo cardiaco, rileva le aritmie e trasmette istantaneamente i dati anomali ? stato testato con successo su 100 pazienti consecutivi. AI momento, il MCOT ? il solo sistema di monitoraggio con la
capacit? di rilevare un’aritmia potenzialmente letale in pazienti ambulatoriali
immediatamente, in modo da poter garantire trattamenti salvavita urgenti. La maggior parte degli attuali sistemi di monitoraggio ambulatoriali offrono un periodo di monitoraggio limitato (24-48 ore per gli apparecchi Holter), o necessitano dell’attenzione del paziente per fotografare il ritmo cardiaco
durante i sintomi, e risultano inefficaci se l’aritmia non causa sintomi. Il sistema MCOT, che consiste in tre elettrodi toracici collegati ad un piccolo sensore di dimensioni e peso contenuti, non richiede attivazione da parte del paziente. Tutti i dati trasmessi vengono analizzati in diretta da una stazione di
monitoraggio centrale. Le pi? comuni indicazioni per il monitoraggio MCOT nei primi 100 pazienti erano palpitazioni, senso di confusione, sincopi, tachicardia
ventricolare e verifica dell’efficacia della terapia farmacologica. La MCOT ? utile specialmente per il monitoraggio della fibrillazione atriale, che spesso ?
asintomatica, ma potrebbe comunque richiedere un trattamento. (Am l Cardiol 2005; 95: 878-81)

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Malattie infiammatorie intestinali: utile l’integrazione con folati

I livelli di omocisteina risultano elevati sia nelle mucose che nel sangue dei soggetti con morbo di Crohn e rettocolite ulcerosa, il che suggerisce che queste molecole potrebbero svolgere un ruolo patogeno nelle infiammazioni intestinali, e pertanto questo effetto potrebbe essere abolito dall’integrazione con folati.
Elevati livelli di omocisteina contribuiscono alla fisiopatologia di diverse malattie infiammatorie croniche, ma finora il ruolo di questa molecola nelle malattie infiammatorie intestinali non era stato ancora esplorato.
Sarebbe dunque ragionevole ipotizzare un effetto benefico per l’integrazione dei folati nei pazienti con queste malattie, onde eliminare gli eventi infiammatori mediati dall’omocisteina, soprattutto l’adesione delle cellule mononucleate.
(Am l Gastroentero/2005; 100: 895-6)

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Parto: analgesia epidurale aumenta il rischio di anomalie della posizione della

25 Mag 2005 Ginecologia

Una posizione occipitale posteriore da parte del feto all’atto del parto ? pi? probabile fra le donne cui si somministra analgesia epidurale durante il travaglio.
Ci? potrebbe spiegare il pi? elevato tasso di tagli cesarei associato all’epidurale.
Era stato teorizzato che le donne con bambini in presentazione occipitale posteriore vanno incontro a travagli pi? dolorosi, che portano a richiedere l’analgesia epidurale.
Nel presente studio, comunque, ? stato rilevato che ? pi? probabile che l’epidurale si somministri prima che il feto si sposti in posizione occipitale.
L’analgesia epidurale, comunque, non ? stata associata a posizioni trasverse del feto.
Il tasso di tagli cesarei, infine, risulta strettamente dipendente dalla posizione fetale, a differenza di quello di parti strumentali.
(Obstet Gynecol online 2005; 105, pubblicato il 29/4)

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Aldosteronismo primario aumenta rischio cardiovascolare

Indipendentemente dalla pressione, i pazienti con aldosteronismo primario presentano un aumento del rischio di eventi cardiovascolari rispetto a quelli con ipertensione essenziale.
Oltre all’ipertensione, l’aldosteronismo primario implica ipokaliemia e bassi livelli plasmatici di renina. Precedenti studi avevano suggerito che nell’aldosteronismo primario si possa avere il rimodellamento indipendente dalla pressione del ventricolo sinistro, ed ancora poche sono le complicazioni cardiache connesse a questa condizione.
In base al presente studio, la presenza dell’aldosteronismo primario andrebbe individuata non soltanto per determinare la causa dell’ipertensione, ma anche per prevenire complicazioni cardiovascolari.
Questi nuovi dati sono provocatori, ed indicano potenziali benefici dello screening aggressivo e della prevenzione dell’aldosteronismo nei pazienti a rischio di malattie cardiovascolari.
(J Am Coll Cardiol 2005; 45: 1243-50)

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Un comitato di esperti Usa ha scoperto che la morte da aneurisma addominale

In netto contrasto con l’approccio corrente, un influente gruppo di esperti
statunitensi raccomanda a tutti gli uomini di et? compresa tra i 65 e i 75 anni
fumatori o ex fumatori di sottoporsi ad ecografia per verificare se siano affetti
da una patologia che pu? portare a morte imporvvisa a seguito della rottura di
un arteria addominale. La raccomandazione viene da un comitato indipendente
di esperti che svolge funzioni di consulenza per la Agenzia federale per la
Ricerca e la Qualit? dell’Assistenza Sanitaria. Le raccomandazioni che emana
contribuiscono a orientare la politica del governo e vengono in genere seguite
dai medici di base.
Una precoce individuazione degli aneurismi con una test diagnostico del costo
compreso tra i 350 e i 400 dollari e la riparazione con un intervento che, senza
complicanze, pu? costare tra i 15.000 e i 20.000 dollari, ? in grado di ridurre il
tasso di mortalit? di un terzo. Bench? l’intervento chirurgico in s? possa
risultare causa di morte, il rischio che un aneurisma di grandi dimensioni si
rompa all’improvviso e uccida il paziente, a detta degli esperti, ? maggiore.
Questa patologia uccide almeno 9.000 persone l’anno negli Usa. “Vale la pena
di avviare una campagna per la diagnosi precoce”, sostiene Ned Calonge, capo
del comitato e responsabile medico del Dipartimento per la salute pubblica e
l’ambiente dello stato del Colorado. “Pensiamo che a seguito della nostra
raccomandazione, i medici inseriranno questo screening nei loro protocolli”,
afferma Calonge, che specifica di non avere a questo proposito alcun interesse
privato di tipo professionale.
La raccomandazione riguarda circa 9,8 milioni di americani, il 70% dei 14
milioni di uomini della nazione di et? compresa tra i 65 e i 75 anni, che siano
fumatori o che abbiano fumato almeno 100 sigarette nell’arco della loro vita. Il
test, una semplice ecografia dell’addome, invece non viene raccomandato alle
donne perch? presentano rischi molto minori di sviluppare la patologia.
Il comitato stima che per ogni 500 soggetti rientranti nei criteri sopraindicati e
sottoposti ad indagine diagnostica ? possibile prevenire un decesso nell’arco di
cinque anni. Per ottenere lo stesso risultato in termini di vite salvate, l’analisi
del sangue occulto nelle feci, il test di cui sono stati meglio valutati i rapporti
tra costi e benefici, richiede che vengano sottoposte a esame diagnostico 1.374
persone.
Attualmente quasi nessuno viene sottoposto a esami diagnostici per
l’aunerisma dell’aorta addominale, affermano i chirurghi vascolari. I ricercatori
sospettano che il reale tasso di mortalit? sia superiore ai 9.000 casi l’anno, in
quanto spesso le morti improvvise vengono attribuite a crisi cardiache o a
ictus. L’analisi dei dati della sperimentazione clinica che ha dimostrato l’utilit?
dell’ecografia per prevenire la morte da aneurisma addomi naIe ? pubblicata su
“Annals of InternaI Medicine”.
Se l’aneurisma dell’aorta addomi naIe si rompe, ? morte certa. La maggior
parte dei pazienti sono vittime di un’emorragia cos? rapida che non riescono ad
arrivare in ospedale. E la met? dei ricoverati non sopravvive.
L’aorta addominale ? una dilatazione di questa grande arteria che corre lungo
la colonna vertebrale fino all’addome. L’aneurisma ? un’area dell’arteria
indebolita che con l’andar del tempo si ingrandisce fino a formare una sorta di
palloncino che infine pu? scoppiare. L’aneurisma cresce senza dare sintomi ma
quando raggiunge i cinque centimetri e mezzo di diametro pu? scoppiare. E’
quello il momento di ripararlo. Aneurismi pi? piccoli rappresentano un pericolo
ridotto, che non vale il rischio di un intervento.
Ovviamente l’individuazione di piccoli aneurismi crea un problema: i pazienti
scoprono di avere una bomba ad orologeria nel corpo ma dovranno attendere e
tenerla sotto controllo sino all’operazione. Tuttavia, a detta degli esperti, ?
molto meglio cos? rispetto alla situazione attuale, in cui gran parte degli
aneurismi non vengono individuati finch? non si rompono e la diagnosi precoce
? casuale, con una Tac fatta per altri motivi.
Oltre al fumo, altro fattore di rischio ? l’avere in in famiglia un caso di
aneurisma. L’ipertensione ? un fattore meno importante e il tasso di colesterolo
non sembra influire in maniera consistente. Dopo i 75 anni l’aspettativa di vita
? considerata troppo limitata e l’intervento chirurgico troppo rischioso.
Lo screening pu? essere costoso. Normalmente comprende un’ecografia
dell’addome al costo di 350-400 dollari. Esistono anche ecografie rapide che
costano dai 50 ai 100 dollari. Se evidenziano un aneurisma i pazienti vengono
invitati a sottoporsi ad un test pi? completo per confermare la diagnosi.
Il sistema sanitario pubblico, il Medicare, non sostiene i costi della medicina
preventiva, a meno di esplicita richiesta del Congresso. Ma i chirurghi vascolari
sostengono che la nuova raccomandazione dovrebbe stimolare il Congresso a
inserire lo screening per gli aneurismi, al pari dello screening per il cancro del
colon e della mammella, tra le prestazioni del Medicare.
“Per le assicurazioni la questione ? molto diversa”, dice Calonge, “Si
chiederanno se possono permettersi il test e a che costo”.
Gina Kolata (New York Times – Trad. di Emilia Benghi)

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Embolia polmonare: TAC spirale negativa esclude diagnosi

23 Mag 2005 Pneumologia

Una TAC spirale negativa esclude in modo efficace la diagnosi di embolia polmonare nei casi sospetti. La sospensione degli anticoagulanti dopo una TAC spirale negativa ? sicura, e non sono necessari ulteriori esami. Non vi sono altri test di imaging per la diagnosi dell’embolia polmonare che siano stati pienamente valutati in un numero di pazienti tanto elevato quanto la TAC spirale nella presente analisi: tale esame rappresenta dunque il nuovo gold standard per la diagnosi dell’embolia polmonare.
(JAMA 2005; 293: 2012-7)

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Ministro Storace: “Il provvedimento ? la prima parte di una manovra taglia-euro

Su proposta del Ministro della Salute, Francesco Storace, il Consiglio dei Ministri ha approvato oggi un decreto-legge per il contenimento del prezzo di farmaci a totale carico dell?acquirente. Come specificato nella nota diffusa da Palazzo Chigi, si tratta di misure che l?Italia adotta sulla base di un modello felicemente sperimentato in alcuni Paesi dell?Unione europea e che implica attiva collaborazione da parte dei farmacisti espressamente invitati a fornire al cliente (quando sulla ricetta non sia specificata l?insostituibilit? del farmaco) informazioni circa la possibilit? di acquistare farmaci equipollenti a quelli prescritti con ricette o basati sul medesimo principio attivo, posti in vendita ad un prezzo pi? basso.

L?elenco dei farmaci sui quali potr? operare questa misura verr? compilato ed adeguatamente diffuso (anche e soprattutto nelle farmacie) entro un mese dall?Agenzia italiana del farmaco. Accanto a questa misura, che stimola la competitivit? del mercato farmaceutico tutelando gli utenti ed in special modo le fasce deboli e meno abbienti della popolazione, il decreto-legge prevede che i prezzi dei farmaci potranno essere modificati dai titolari dell?autorizzazione all?immissione in commercio soltanto nel mese di gennaio di ogni anno dispari (quindi a partire dal gennaio 2007) e che le farmacie potranno praticare sui farmaci delle medesime categorie sconti fino al 20 % del prezzo massimo per i medicinali esenti da prescrizione medica.

”Sul Dl – ha spiegato il Ministro Storace – ? stato raggiunto un accordo con le parti sociali, medici, farmacisti e produttori, ed ? un accordo positivo per i cittadini. Il provvedimento ? la prima parte di una manovra taglia euro per le medicine che ? a costo zero per lo Stato”. Inoltre, il decreto legge approvato oggi sui farmaci di fascia C ? “rispettoso del delle norme antitrust”. Il risparmio che si potr? avere con il blocco dei prezzi per due anni, sar? di circa 284 milioni di euro ”che rimarranno – ha detto il Ministro – nelle tasche dei cittadini”, dato che negli ultimi anni c’? stato un aumento medio del 5%. Con il provvedimento nel suo insieme ”le medicine dunque costeranno molto meno ai cittadini che le pagano”.

Negli ultimi tempi, ha ricordato il Ministro, per alcuni prodotti di fascia C si ? assistito ”ad un aumento ingiustificato” del prezzo di questi ultimi: ” l’aumento medio del costo e’ stato del 5% all’anno ma ci sono stati picchi differenti ed era urgente intervenire”.

Redazione ministerosalute.it – 20 maggio 2005

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Oftalmopatia di Graves: comuni i disturbi dell’umore

I pazienti con oftalmopatia di Graves moderata-grave presentano spesso significativi disturbi dell’umore.
Lo sfiguramento risulta infatti spesso per il paziente pi? devastante del danno funzionale: gli autori hanno imparato ad ascoltare pi? fedelmente le lamentele del paziente per scoprire disturbi dell’umore di fondo.
I pazienti che presentano una proptosi evidente e/o una visione sdoppiata funzionalmente limitante hanno significativi sensi di depressione, rabbia, affaticamento, confusione e riduzione del vigore rispetto ai pazienti che hanno sintomi lievi o non rilevabili.
Dovrebbe essere effettuato uno screening molto precoce dopo la diagnosi, soprattutto se vi sono segni di sfiguramento dell’occhio: questo tipo di indagine dovrebbe essere ripetuta periodicamente sia dal medico di base che dall’oftalmologo, con appropriate richieste di visite specialistiche da professionisti della salute mentale.
Una soglia chirurgica pi? bassa per i disturbi dell’umore correlati all’oftalmopatia di Graves pi? significativi potrebbe essere di grande beneficio per la qualit? della vita di pazienti selezionati.
Gli autori prevedono di raccogliere gli stessi dati sull’umore di pazienti sottoposti a riabilitazione chirurgica per questa malattia, onde accertare se vi siano miglioramenti nell’umore che siano correlati all’intervento chirurgico, e vorrebbero estendere la loro indagine sui disturbi psicologici ad altri stati patologici dell’occhio a causa del profondo impatto dei cambiamenti dell’aspetto.
(Arch Ophthalmo/2005; 123: 491-6)

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