Malattie infiammatorie intestinali: utile l’integrazione con folati

I livelli di omocisteina risultano elevati sia nelle mucose che nel sangue dei soggetti con morbo di Crohn e rettocolite ulcerosa, il che suggerisce che queste molecole potrebbero svolgere un ruolo patogeno nelle infiammazioni intestinali, e pertanto questo effetto potrebbe essere abolito dall’integrazione con folati.
Elevati livelli di omocisteina contribuiscono alla fisiopatologia di diverse malattie infiammatorie croniche, ma finora il ruolo di questa molecola nelle malattie infiammatorie intestinali non era stato ancora esplorato.
Sarebbe dunque ragionevole ipotizzare un effetto benefico per l’integrazione dei folati nei pazienti con queste malattie, onde eliminare gli eventi infiammatori mediati dall’omocisteina, soprattutto l’adesione delle cellule mononucleate.
(Am l Gastroentero/2005; 100: 895-6)

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