Antibiotici la rallentano o la prevengono

I risultati di studi condotti sull’animale suggeriscono che l’attivazione delle
cellule microgliali della retina svolgano un ruolo chiave nello sviluppo della
retinopatia diabetica, e che le tetracicline possano limitare l’attivazione
microgliale. Tali antibiotici possono essere considerati quali forti candidati per
divenire farmaci terapeutici per la riduzione delle complicazioni retiniche del
diabete. Recenti dati hanno suggerito che il diabete porti ad una risposta
infiammatoria cronica all’interno della retina: la microglia, che costituisce la
componente immune effettrice nella retina stessa, rappresenta pertanto un
importante target per la riduzione di questa infiammazione. Le tetracicline di
seconda generazione, che esercitano effetti antinfiammatori separati da quelli
antimicrobici, ha dimostrato efficacia in molti modelli animali di
neurodegenerazione nei quali l’infiammazione cronica svolge un ruolo.
L’attivazione microgliale nella retina avviene precocemente nel decorso del
diabete; i mediatori infiammatori risultano elevati all’interno della retina in
l’i conseguenza del diabete, ed il diabete stesso porta ad apoptosi neuronale nella
retina: tutto ci? ? limitato dalle tetracicline. Bench? questi dati siano in linea con
quelli rilevati in altri modelli di malattie neurodegenerative, non era finora noto
-; in che misura l’attivazione microgliale e l’infiammazione fossero importanti nella
fisiopatologia della retinopatia diabetica. Sono necessarie ulteriori ricerche per
determinare se le tetracicline di seconda generazione possano prevenire o
ridurre il danno retinico: ? comunque probabile che i composti che possano
influenzare l’attivazione microgliale possano rappresentare un importante target
terapeutico per la malattia. (Diabetes 2005; 54: 1559-65)

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