Morbo di Parkinson: elevati livelli di urati nel plasma riducono il rischio

Elevati livelli plasmatici di urati sono fortemente associati ad una riduzione del rischio di morbo di Parkinson, il che in ultima analisi ha delle implicazioni per il rallentamento della progressione della malattia. Se questo dato verr? confermato, gli urati potrebbero divenire il primo biomarcatore per il morbo di Parkinson, e l’aumento del livello di urati nei soggetti gi? portatori della malattia potrebbe avere un impatto terapeutico. Potrebbe trattarsi del primo vero e proprio trattamento per questa malattia: i dati di uno studio collegato al presente sembrano infatti dimostrare che l’aumento del livello di urati porti al rallentamento della sua progressione. (Am J Epidemiol online 2007, pubblicato il 20/6)

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