Degenerazione maculare, Mab supera standard

Nei soggetti con degenerazione maculare neovascolare correlata all’et?, iniezioni intravitreali di bevacizumab sono superiori alla terapia standard (pegaptanib, verteporfin) nel determinare un miglioramento dell’acuit? visiva in un periodo medio di 54 settimane, con un basso tasso di eventi avversi oculari. ? quanto ha dimostrato un trial prospettico, in doppio cieco, multicentrico, randomizzato e controllato, effettuato da Adnan Tufail, del Moorfields eye hospital Nhs foundation trust di Londra, e collaboratori su 131 pazienti (et? media 81 anni) con degenerazione maculare, afferiti a tre strutture oftalmologiche del Regno unito e assegnati in modo casuale, in proporzione 1:1, all’intervento o al controllo. I possibili trattamenti erano: bevacizumab intravitreale (1,25 mg, tre iniezioni di carico a intervalli di sei settimane seguiti da ulteriore trattamento, se necessario, a intervalli di sei settimane); trattamento standard disponibile all’inizio del trial (fotodinamico con verteporfin o inoculazione intravitreale di pegaptanib). Al follow-up di un anno (54 settimane), il 32% dei pazienti del gruppo bevacizumab aveva guadagnato 15 o pi? lettere di acuit? visiva rispetto al basale (outcome primario), una quota da confrontare al 3% del gruppo trattamento standard. In aggiunta, la proporzione di pazienti che aveva perso meno di 15 lettere di acuit? visiva rispetto al basale era significativamente maggiore nei soggetti in trattamento con bevacizumab (91%) che in quelli sotto terapia standard (67%). L’acuita visiva media ? risultata incrementata di 7,0 lettere nel gruppo bevacizumab, con una mediana di sette iniezioni, contro un decremento di 9,4 lettere nel gruppo standard, e il miglioramento iniziale, alla 18ma settimana (6,6 lettere), si era mantenuto fino alla 54ma settimana. Tra i pazienti trattati con bevacizumab non si ? avuto alcun caso di endoftalmite o grave uveite.

BMJ, 2010; 340:c2459

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