Distinguere la polmonite dall’asma e dalla Bpco

24 Dic 2010 Pneumologia

La procalcitonina e la proteina C-reattiva (Pcr) sono entrambi biomarcatori in grado di distinguere la polmonite dalle riacutizzazioni dell’asma. La Pcr, in particolare, potrebbe essere utilizzata per guidare l’antibioticoterapia e ridurre l’abuso di antibiotici nei pazienti ospedalizzati con malattia respiratoria acuta. A queste conclusioni perviene uno studio condotto da Mona Bafadhel e collaboratori dell’Institute for lung health della university of Leicester (Regno Unito) su una popolazione di soggetti che, durante i mesi invernali 2006-2008, hanno avuto una diagnosi di polmonite acquisita in comunit?, riacutizzazione asmatica o broncopneumopatia cronica ostruttiva (Bpco). In totale sono stati esaminati 62 pazienti con polmonite, 96 con asma e 161 con Bpco. I livelli sierici di procalcitonina e Pcr sono risultati fortemente correlati. I pazienti con polmonite mostravano livelli aumentati dei due biomarker rispetto ai soggetti con asma o Bpco. In presenza di polmonite, infatti, i livelli di procalcitonina e Pcr si attestavano rispettivamente su una mediana di 1,27 ng/ml e 191 mg/L contro 0,03 ng/ml e 9 mg/L nei casi di asma e 0,05 ng/ml e 16 mg/L in quelli di Bpco. L’area sotto la curva Roc (receiver operating characteristic) per distinguere i pazienti con polmonite, e quindi con necessit? di terapia antibiotica, dai soggetti con riacutizzazioni asmatiche, in cui gli antibiotici non sono richiesti, era pari a 0,93 per la procalcitonina e a 0,96 per la Pcr. Infine, gli autori segnalano che un valore di Pcr superiore a 48 mg/L mostrava una sensibilit? del 91% e una specificit? del 93% nell’identificare i pazienti colpiti da polmonite.

Chest, 2010 Oct 28. [Epub ahead of print]

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