Rischio Cv ridotto negli over70 con testosterone elevato

Negli uomini di età ≥70 anni, elevati livelli sierici di testosterone (correlati a ridotta adiposità e minore sviluppo di aterosclerosi) sono predittivi di un minore rischio di episodi cardiovascolari (Cv) a 5 anni. Lo rivela uno studio di Claes Ohlsson, dell’università di Göteborg (Svezia), e collaboratori, svolto su 2.416 soggetti di età compresa tra 69 e 81 anni. In ogni partecipante, oltre alla valutazione dei livelli di testosterone al basale mediante gascromatografia-spettrometria di massa, si sono misurati anche quelli di Shbg (sex hormone binding protein), glicoproteina di traporto degli ormoni sessuali già associata al rischio di diabete di tipo 2 ma poco studiata come fattore predittivo di rischio Cv. Nel corso di 5 anni sono avvenuti 485 episodi Cv. Sia il testosterone totale sia l’Shbg sono apparsi inversamente associati al rischio di tali eventi. Più in dettaglio, negli uomini con i valori più elevati dell’ormone (≥550 ng/dl) si è calcolato un rischio inferiore del 30% rispetto a chi ne mostrava livelli più contenuti nel siero. Questa associazione non si è modificata dopo aver apportato correzioni per i tradizionali fattori di rischio Cv e non è sostanzialmente cambiata nelle analisi che escludevano gli uomini con malattia Cv nota alla visita iniziale. Nei modelli che tenevano conto sia del testosterone sia dell’Shbg, solo il primo si è rivelato in grado di predire il rischio Cv.

J Am Coll Cardiol, 2011; 58(16):1674-81

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