Il diabete mellito influisce sull’outcome oncologico

Il diabete, per quanto trattato, influisce sugli outcome dei pazienti affetti da cancro. Tale influsso, però, appare più evidente “a valle”, cioè sul rischio di morte nelle persone già affette da una neoplasia, piuttosto che “a monte”, sul rischio di comparsa di un tumore. È quanto si evince dai risultati di uno studio prospettico di coorte condotto su 599 pazienti diabetici e 17.681 soggetti non diabetici da Hsin-Chieh Yeh, della Johns Hopkins university di Baltimora (Usa), e collaboratori. Tra il 1989 e il 2006, hanno sviluppato un cancro 116 pazienti diabetici e 2.365 soggetti non diabetici, corrispondenti rispettivamente a un’incidenza (aggiustata per l’età) di 13,25 e 10,58 per 1.000 anni-persona. Dopo aver apportato correzioni per età, genere, grado di istruzione, indice di massa corporea (Bmi) e terapie in corso di tipo antipertensivo o ipocolesterolemizzante, utilizzando il modello di regressione proporzionale di Cox il diabete è risultato associato a un aumento di 1,22 volte del rischio di cancro incidente e di 1,36 volte di mortalità per cancro. Negli individui che avevano sviluppato una patologia oncologica, gli adulti affetti da diabete mostravano un rischio aumentato di 1,34 volte di morte per cancro e di 1,61 di mortalità generale. Per il cancro colorettale, mammario e prostatico, le componenti di rischio attribuibili al diabete riguardavano soprattutto la mortalità per cancro e quella generale piuttosto che l’incidenza di cancro.

Diabetes Care, 2011 Nov 18.

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