Fumo fattore di rischio per esofago di Barrett

Un’analisi del Barrett’s and Esophageal Adenocarcinoma Consortium di Bethesda, Maryland – condotta da Michael B. Cook in collaborazione con altri ricercatori americani, irlandesi e australiani – porta ad affermare che il fumo di sigaretta è un fattore di rischio per l’esofago di Barrett. Gli studiosi hanno analizzato cinque studi caso-controllo in cui i dati di 1.059 soggetti con esofago di Barrett, 1.332 con reflusso gastroesofageo e 1.143 persone sane sono stati analizzati con un modello statistico per evidenziare l’associazione delle due condizioni patologiche con il fumo da sigaretta. Sono stati i pazienti con esofago di Barrett a mostrare una maggiore abitudine al fumo, più del 60% superiore sia rispetto alla popolazione sana che ai partecipanti che soffrivano di reflusso gastroesofageo. Inoltre, la correlazione tra fumo ed esofago di Barrett si è accentuata all’aumentare dell’esposizione al fumo. L’analisi ha anche fornito l’evidenza di una sinergia tra fumo e altri sintomi come bruciori di stomaco o rigurgito, «il che indica» affermano gli autori «che esistono diversi meccanismi attraverso i quali il fumo di tabacco può contribuire allo sviluppo dell’esofago di Barrett». Uno dei punti di forza dello studio è l’ampiezza del campione: il più numeroso mai considerato in studi di questo tipo, il che consente di assegnare un valore statistico ai risultati ottenuti.

Gastroenterology, 2012; 142(4):744-53

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