Idrabiotaparinux nel trattamento post acuto dell’embolia polmonare

Si è da poco concluso – ed i risultati sono stati recentemente pubblicati su Lancet – un ponderoso trial clinico che ha messo a confronto l’abituale trattamento dell’embolia polmonare (enoxaparina seguita da warfarin) con uno schema terapeutico innovativo dove in sostituzione del warfarin viene utilizzato l’idrabiotaparinux, un pentasaccaride sintetico inibitore indiretto e reversibile del fattore X attivato, con una emivita superiore ai 60 giorni e quindi somministrabile a dose fissa una volta la settimana. Il trial multicentrico, intention-to-treat, ha ricercato la non inferiorità (margine di non inferiorità 2.0) dell’innovativo trattamento rispetto a quello convenzionale; dopo aver escluso i pazienti che erano in stato di gravidanza, che avevano sanguinamento attivo, affetti da insufficienza renale o ipertensione maligna o che erano ad alto rischio di morte, emorragia o reazioni avverse ai farmaci, sono stati reclutati oltre 3.000 pazienti randomizzati a ricevere enoxaparina 1.0 mg / kg due volte al giorno per 5-10 giorni dopo l’episodio di embolia polmonare, seguita da warfarin (INR target 2.0-3.0) o da idrabiotaparinux per iniezione sottocutanea (dose iniziale 3.0 mg /una volta settimana) da protrarsi per 3 o 6 mesi. L’esito primario di efficacia era la ricorrenza della tromboembolia venosa 99 giorni dopo la randomizzazione. L’esito di sicurezza principale è stato il sanguinamento clinicamente rilevante (maggiore o non-maggiore) in tutti i pazienti al giorno 99. Questi i risultati (sintetizzati nelle due Figure accluse)

  • un tromboembolismo venoso ricorrente si è verificato in 34 (2%) dei 1.599 pazienti randomizzati a ricevere enoxaparina-idrabiotaparinux e in 43 (3%) dei 1.603 pazienti randomizzati a ricevere enoxaparina-warfarin [OR 0.79, IC 95% 0.50-1.25, p (non -inferiorità) = 0.0001]
  • un sanguinamento clinicamente rilevante è stato rilevato in 72 (5%) dei 1.599 pazienti nel gruppo enoxaparina-idrabiotaparinux e in 106 (7%) dei 1.603 pazienti nel gruppo enoxaparina-warfarin [OR 0.67, IC 95% 0.49-0.91, p (superiorità) = 0.0098]
  • i risultati non si modificavano se il trattamento veniva prolungato per 3 o 6 mesi.

Ove confermati da altri lavori, questi dati e le relative conclusioni potrebbero far modificare i nostri comportamenti terapeutici.

Buller HR et al. Enoxaparin followed by once-weekly idrabiotaparinux versus enoxaparin plus warfarin for patients with acute symptomatic pulmonary embolism: a randomised, double-blind, double-dummy, non-inferiority trial. Lancet. 2011 Nov 28

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