Rischio di frattura e sistema nervoso simpatico: effetto favorevole dei beta-blo

Il sistema nervoso simpatico, attraverso le catecolamine che si legano ai recettori beta-adrenergici presenti sugli osteoblasti, inibisce la neoformazione di tessuto osseo e ne stimola il riassorbimento mediante una via c-AMP dipendente, che porta ad un incremento del nuclear factor κB (RANK) ligando. Uno studio australiano, il DOES (Dubbo Osteoporosis Epidemiology Study), ha verificato il ruolo dei betabloccanti nella riduzione del rischio di frattura. ? stata studiata la densit? minerale ossea (BMD) a livello della colonna lombare e femorale, mediante metodo DEXA. Negli uomini, l’utilizzo di beta-bloccanti ha comportato una pi? elevata densit? minerale ossea a livello femorale (0.96 versus 0.92 g/cm2, p<0.01 ) e vertebrale (1.31 versus 1.25 g/cm2, p<0.01), nonch??un minor rischio di fratture (Odds Ratio 0.49; intervallo di confidenza al 95% 0.32-0.75). Anche nelle donne si ? ottenuta una pi? elevata densit? minerale ossea a livello femorale (0.83 versus 0.81 g/cm2, p<0.01) e vertebrale (1.11 versus 1.06 g/cm2, p<0.01) e?un rischio di frattura inferiore rispetto ai soggetti non trattati (Odds Ratio 0,68; intervallo di confidenza al 95% 0.53-0.87). Va inoltre ricordato che lo studio MONICA/KORA - pubblicato nel 2007 - aveva evidenziato che i beta-bloccanti selettivi?esercitavano un migliore effetto protettivo.

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