Psa in anziano: inutile se si esclude eventuale biopsia

La maggior parte degli uomini anziani in cui si rileva un cancro prostatico tramite test del Psa e conferma bioptica, opta per il trattamento anche quando è evidente che la malattia è a crescita lenta e non a rischio immediato per la vita

La maggior parte degli uomini anziani in cui si rileva un cancro prostatico tramite test del Psa e conferma bioptica, opta per il trattamento anche quando è evidente che la malattia è a crescita lenta e non a rischio immediato per la vita. Tra gli uomini con alti livelli di Psa, però, solo un terzo si sottopone a una biopsia. È quanto risulta di una ricerca – condotta su quasi 300mila uomini (età =/>65 anni) sottoposti a screening per ca prostatico tramite il Va nel 2003 – del team di Louise Walter, geriatra del San Francisco Va Medical Center. Lo studio evidenzia come, alla scelta in apparenza semplice di sottoporsi al test, seguano ansia e difficoltà decisionali. «Spesso si pensa: è solo un esame del sangue, che male può fare?» avverte Walter. Ma non è così. «Si tratta di un test all’interno di una cascata di altre indagini che possono portare a interventi sempre più pesanti». Dei soggetti esaminati, poco più di 25mila avevano un livello di Psa al di sopra del tipico valore soglia di 4 nanogrammi per millilitro di sangue. Nei successivi 5 anni, però, come accennato, solo un terzo degli uomini con alti valori di Psa si è sottoposto a biopsia. Eppure «il solo modo in cui il Psa possa portare beneficio è che, nel caso di valori elevati, sia fatta seguire una biopsia per verificare la presenza di un cancro aggressivo. Altrimenti i pazienti vivranno con il terrore degli stessi livelli di Psa rilevati: dati che non conoscerebbero se non fossero mai stati sottoposti a screening. Ecco perché, a un paziente al quale si propone il test del Psa, occorrerebbe sempre prospettare la remota possibilità di una biopsia». E a chi escluda in partenza di sottoporsi a quest’ultima, non si dovrebbe mai prescrivere lo screening. In ogni caso, su un terzo degli uomini con alti livelli di Psa, circa il 63% ha ricevuto diagnosi di ca prostatico. Più dell’80% di questi uomini ha scelto di essere trattato (prostatectomia o radioterapia) e circa un soggetto su 7 dei pazienti trattati (anche per tumori che non avrebbero causato alcun sintomo) ha sviluppato incontinenza o impotenza. Alla luce di questi dati, conclude Walter «gli uomini dovrebbero considerare tutte le implicazioni della positività di un test del Psa prima di decidere di effettuarlo».

JAMA Intern Med, 2013 Apr 15:1-8. [Epub ahead of print]

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